Nella foto la Cattedrale di Sant'Ambrogio
L’estate è arrivata e ci si affretta a prenotare le vacanze in luoghi paradisiaci per sfuggire al caldo afoso delle città.
L’Italia però, si sa, offre anche, e soprattutto, itinerari culturali che richiamano visitatori da tutto il mondo: la rinascimentale Firenze, la classica Roma, la bizantina Venezia.
Tra queste spesso ci si dimentica di annoverare un’altra città “d’arte” che nasconde inaspettati angoli di bellezze culturali: Milano. Già, perché il capoluogo lombardo non è solo la città degli affari e della moda, è anche un centro di fermento culturale che ha radici molto antiche.
Passeggiando nelle vie del centro si possono ammirare capolavori architettonici di ogni epoca e stile, musei, gallerie d’arte, palazzi d’epoca e monumenti di grande valore storico-artistico.
La storia artistica di Milano profuma di romanità e la madre di queste cattedrali è sicuramente Sant’Ambrogio, simbolo della città e seconda chiesa per importanza culturale. Un complesso architettonico unico che custodisce al suo interno altrettanti capolavori: uno su tutti l’Altare d’oro di Vuolvinio.
Se la chiesa dedicata al santo protettore è la seconda in ordine di importanza, la prima è senza dubbio il simbolo della città: il Duomo. La prima pietra per la costruzione del cantiere è stata posta nel 1386 e, per ben trecento anni, molteplici tra architetti e artisti si sono susseguiti per la realizzazione di questa monumentale e magnifica opera.
Alla fitta decorazione scultorea esterna, all’interno della cattedrale si uniscono una quantità di opere, dipinti e sculture commemorative degne di un vero e proprio museo.
La città offre stili e periodi che soddisfano i diversi interessi specifici. Se non siete affascinati dal gotico internazionale e dalla romanità, a due passi dal Duomo ci si può facilmente immergere in un’affascinante, e quasi appena nato, Museo del Novecento.
Spazio dedicato all’arte contemporanea, che ha sede nell’ex arengario di Milano, il museo ha aperto i battenti non molto tempo fa (dicembre 2010) e raccoglie collezioni di diversi musei, istituzioni cittadine e storici spazi d’arte della città come, per esempio, quelle della casa museo Boschi Di Stefano.
La contemporaneità è ovviamente di casa: dal futurismo di Boccioni, all’arte povera di Burri. Abitano gli spazi del museo, dialogando con i visitatori, le sculture di Marino Marini, di Arturo Martini e Francesco Messina e, non ultime, le installazioni ambientali di Lucio fontana e Mario Merz.
Milano del secolo appena trascorso e Milano risorgimentale. Non distante da Piazza del Duomo si raggiunge un altro simbolo della città: l’Arco della Pace, opera di Luigi Cagnola di inizio Ottocento.
Un progetto di Napoleone, abbandonato alla fine del Regno Italico, e concluso per volere di Francesco I d’Austria che dedica il monumento alla nuova pace raggiunta tra le diverse potenze europee. Opera in stile neoclassico monumentale, si compone di statue ornamentali e di una sestiga bronzea che è il simbolo della pace raggiunta.
Questi esempi sono solo un piccolo assaggio di quello che si può visitare nel capoluogo lombardo. Si ricordano infatti la Galleria d’Arte Moderna, la Pinacoteca di Brera, il Museo Ambrosiano, il Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco e, ancora, il Monumento alle Cinque Giornate di Milano e quello dedicato a Beccaria di Giuseppe Grandi.
Francesca D'Aria