contattaci |
Inaugura il 24 marzo la nuova mostra di Gianpiero Castiglioni che, insieme all'amico scultore Antonio Franzetti, allestirà lo Studio d'Arte Liberty di Angera.
Attraverso i suoi collage su carta incollata su tavola, l'instancabile pittore polimaterico sfoga il suo bisogno di visualizzazione del colore senza dimenticare di inserire nelle sue opere segni e forme dalle forti connotazioni simboliche. Il filo conduttore tra i due artisti sta nella rappresentazione più o meno esplicita delle personali ferite segrete, del misterioso spazio di sofferenza esistenziale dell'uomo moderno di cui il Franzetti perfettamente narra attraverso la sua opera scultorea.
Gianpiero Castiglioni nasce a Laveno Mombello (Va) nel 1940.
Pittore e grafico, vive e opera a Varese.
Negli anni Sessanta frequenta corsi professionali di grafico-vestrinista, presso E.N.A.I.P. di Varese, iniziando così la lunga ricerca pittorica; negli anni successivi partecipa a corsi d’incisione calcografica con il Professor Sandini.
Nell’87-’88 conosce il Professor Francesco Fedeli presso il laboratorio “Arte Figurativa” di Sesto Calende, iniziando una collaborazione sul tema dell’affresco e imparando nuove tecniche sulla “materia” che sarà la base della sua pittura.
Una pittura tonale la sua, sostenuta da una struttura molto equilibrata. Nel 1982 Saverio Bagnato osserva: “...la tavolozza si arricchisce, ogni tinta di colore viene impiegata in tutte le tonalità: verdi intensi quasi ombrati di nero, verdi maceri, verdi azzurri intercalati di rosa e da gialli ocra che creano un musique tableau capace di enigmatica e magica suggestione”.
Compaiono poi interventi con sottili strati di garza, l’uso del gesso riporta alla materia dell’affresco e già si intravede il cammino verso la polimatericità. Negli anni ‘90 Castiglioni sente quindi l’esigenza di sperimentare materiali inediti e di affrontare un diverso rapporto con lo spazio, per esprimere una nuova poetica. Aumenta lo spessore dei suoi lavori che ora inglobano, quasi a fagocitarli, tessuti, chiodi, legni e lamiere.
Antonio Franzetti nasce a Gemonio (Va) il 17 settembre 1942.
Frequenta il Liceo Artistico di Brera allievo di Giovanni Paganin ed Enzo Vicentini.
Prosegue i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Marino Marini diplomandosi nel 1965.
Si dedica all'insegnamento nella Scuola Statale e decide di non esporre in pubblico.
Solo alla conclusione della carriera, all'inizio degli anni Duemila, riprende il percorso espositivo.
Risale alla fine degli anni ottanta l'incontro con lo scultore Floriano Bodini con cui instaura una profonda amicizia.
All'inizio degli anni novanta, in qualità di Sindaco di Gemonio, è tra i fondatori del Museo Civico Floriano Bodini del quale, per diversi anni, è Presidente.
Vive a Varese e lavora a Gemonio.
Fabrizia Buzio Negri scrive: “Contorti, doloranti, feriti, scarnificati. I personaggi di Antonio Franzetti parlano, senza mezze misure, di tormenti, di solitudini, di prigionia esistenziale. Oggi lo scultore si affaccia alla scena dell’arte contemporanea dialogando, nel suo gesto fortemente vibrato nella materia, con i tumulti del nostro tempo, tra introspezione drammaticamente viva e sacralità dell’essere umano.
Dentro il tempo storico e, insieme, fuori dalla dimensione temporale.
Una sorta di Prometeo che invita alla metafora, nella nudità corporea che cela un’inquietudine indifesa davanti alla vita”.
Studio d'Arte Liberty
Piazza Garibaldi, 12 -Angera (Va)
Tel. 0331 930500
Ingresso libero
Inaugurazione
sabato 24 marzo 2012, ore 17:00
fino al 15 aprile